All’albeggio
in preda all’insonnia,
di queste notti
che interrogano
inquiete.
All’erta, come attratto
da un’idea fissa,
essere pronti
a incontrare la Signora,
non è che Lei arriva
e ti presenti in pigiama,
non è che mi prende alle spalle
spettinato e impreparato.
In cucina Silenzio,
solo il ronzare del frigo
ne accompagna la musica.
Dal vasistas il buio
e una stella metallica
brilla a consolare
il tempo sospeso
di questi giorni
dilatati e fermi
da indefinita attesa.
Mentre il cielo avanza
latteo e cinereo
all’improvviso
il merlo intona i suoi versi.
Tonino Sitzia
17 marzo 20120