Una farfalla
se ne volava
sopra le rose
leggera e spavalda.
Coi fiori e coi frutti
fò girotondo,
volo beata e
incurante del mondo.
Ma cara amica,
rispondono quelle,
tu voli in alto
tu guardi il sole
tu sei un compendio
di grazia e colore,
noi stiamo a terra
non ci libriamo
nella piccola aiuola
le radici affondiamo
ma i nostri fiori
così delicati
son fatti apposta
per gli innamorati.
Svolazza lontano
da gioia e dolore,
noi in una mano
portiamo l’amore.
Marina Cozzolino
19 marzo 2020
(Per strappare un sorriso in tempi di Coronavirus…)
Molti anni fa ho visitato il Cimitero ebraico di Praga, dove in un locale attiguo c’è la mostra permanente dei disegni dei bambini del lager di Terezin. Ho comprato la copia del disegno di Dorit Weiser, e la conservo in quadro nella mia camera da letto: una farfalla colorata che vola tra i fiori, anelito infantile alla libertà, richiamo alle illusioni, utili di questi tempi.
Grazie Marina e complimenti!
Ecco, non c’è bisogno di cantare sguaiati alle finestre, di agitarci scomposti sopra le righe, di ostentare posticcia allegria in giorni di lutto, di esporre scritte insulse come: “Va tutto bene!”.
E non è neanche il caso – che può diventare atteggiamento, moda fuori luogo – di urlare poesie dai balconi.
Mi pare cosa più discreta e giusta mandare dei versi (o altro di scritto), come stiamo facendo, al sito.
Grazie Marina per il tocco leggero e profumato di “La farfalla e le rose”
P.S. Il problema rimane una maggiore visibilità e frequenza del nostro sito.