Che ne sarà di noi
se non ricordiamo
che questo è stato?
E come racconteremo
i momenti vissuti
così che il presente
condiviso
si faccia storia
e non polvere?
Come lo racconteremo
a chi verrà?
Sapremo risarcire
le vittime?
E come?
E tra le cose accadute
in sequenze disordinate
e già sbiadite
nel mare dello spazio
e del tempo
sapremo
mettere ordine,
scegliendo
tra ciò che resta
nella superficie dei ricordi
e i sedimenti
che si depositano
nel profondo
come immersi
nel buco nero
della coscienza?
Mentre scrivi
già la realtà è altra,
il presente incombe,
e urge
lo sguardo di là delle finestre
e dell’orizzonte
per andare avanti
e la Memoria
pesa come vecchio arnese,
e non forziere
per guardare con occhi franchi
cielo e stelle
e tutto l’universo.
Ma che ne sarà di noi
Se tutto sarà uguale
a prima?
Tonino Sitzia
14 maggio 2020