Nuvole di rena bianca
s’alzavano sulla riva
sospinte da piedi nudi.
A nessuno interessava
colore o provenienza
di chi dribblava con la palla
tenuta insieme dalla colla.
In un’ora così tarda
quel gruppo di ragazzi
mondo fraterno
di Neri e di Bianchi
accalorati e stanchi
tra gli ultimi bagnanti,
scrutavano il portiere
e aspettavano il rigore.
GOAL!
E nel cielo si disperse il grido.
Il calcio una metafora di vita?
Nello spazio misterioso degli eventi
è un inno alla poesia perduta
il volo di una palla di stracci.
Marina Cozzolino
27 giugno 2020
(Invio questa mia poesia come omaggio al simpatico e sagace racconto di Tonino Sitzia “22 giugno 1970: certus in su bar”. La poesia è stata pubblicata nell’antologia “Scrittori nel pallone” , Kalb Edizioni, 2019).