Attesa
Una calma cinerea
Ha invaso il cielo
E l’aria è tutta una luce grigio pallida
Come è stato effimero e saltellante
Di radiosità il cielo questa mattina!
Poi è sceso un velo pallido
E un albero immoto attende
– forse il vento, forse la pioggia.
O attende il serotino amico uccello
Che vola sulla landa desolata?
Vedi come è vano questo domandare
Poiché sono io qui che aspetto
E non so che cosa né chi – forse Godot?
E Tutto mi appare sospeso
In dilatata attesa.
Bella e intensa poesia che ci fa riflettere sul tempo dell’attesa e sui sentimenti che quest’ultima suscita nel nostro cuore. Seppure in una landa desolata, l’albero attende immobile l’avvicendarsi delle stagioni; attende, dopo il giorno, il pomeriggio e poi la notte. Aspetta l’arrivo degli uccelli che tornano a far festa tra le sue fronde.
E noi umani che valore diamo all’attesa? In questa società “del tutto e subito” pensiamo che il tempo dell’attesa sia un tempo sprecato o invece che questo tempo dilatato sia l’occasione per riflettere e migliorarci, aprendoci al futuro aspettando con pazienza e senza paura quello che verrà?