18 Dicembre 2024
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L’olivastro millenario

Giace il vecchio nella piana,
là in Tanca Manna,
come un pachiderma 
arreso tra acre odore 
di fumo e di morte,
adagiato nel fuligginoso manto, 
rinsecchito e offeso. 
Solo, all’orizzonte, consola
un vago sentore salso.
Antico e millenario tronco 
cavo ormai 
come una voragine
al cui fondo si dilata il tempo.
Ha visto viandanti, 
eserciti avvicendanti,
fanciulle rapite,  
curvi lavoranti, 
greggi transumanti,
banditi con occhi di fuoco,
bardane, danze pagane
e preghiere a carpire segreti.
Ora le prefiche si aggirano
tra scheletriti rami 
e le chiome sfatte  
che si abbandonano alla terra…
e proprio lì, nel ventre patriarcale,
un tenero germoglio. 

Tonino Sitzia

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