5 Febbraio 2025
No menu items!
HomeAttivitàGiornata della memoriaIl Giorno della memoria tra il rimbombo di guerre

Il Giorno della memoria tra il rimbombo di guerre

Quest’anno sul Giorno della Memoria, sul ricordo della Shoah, s’è insinuata l’ombra di Gaza.
Come tutti gli anni, l’associazione “Equilibri” con discernimento e serietà ha adempiuto al dovere del ricordo e della commemorazione.
E nel nostro sito non si troverà nessun menomo accenno antisemita.

Riprendo e integro alcuni punti già espressi qualche anno fa.

La Shoah – dove
Nella civilissima Europa, ricca di storia e di cultura.
Come mai ci chiediamo è accaduto proprio qui? E non è stata una mera parentesi, un inciampo, né il frutto di una inspiegabile follia. Il frutto invece della nostra specifica civiltà europea.

La Shoah – cosa
Enormità, specificità, unicità di questa catastrofe: non c’è paragone con qualsiasi altro crimine contro l’umanità.
A – per l’entità immane (i numeri); b – per le motivazioni: il solo fatto d’essere ebrei bastava per poter essere uccisi, per entrare nei programmi di sterminio di un intero popolo; c – per l’intensità atroce, la freddezza e razionalità burocratico-industriale con la quale lo sterminio è stato organizzato e portato avanti dalla Germania nazista. Basti pensare alla costruzione di migliaia di chilometri di binari che portavano i treni dei deportati ai campi di concentramento. Una elite culturale e scientifica ha prima dato consenso al nazismo e poi concorso ad organizzare lo sterminio.
Un accanimento specifico, una determinazione inesorabile, attuata con raziocinio criminale.

La Shoah – perché
La risposta tende a sfuggirci, si complica di fronte ad un male così estremo.
Alcuni antefatti: 1 – le radici cristiane dell’Europa con le persecuzioni degli ebrei che risalgono indietro nei secoli; 2 – il nazionalismo esasperato che si coniuga con il razzismo; 3 – le stragi delle conquiste coloniali europee; 4 – la tratta e il commercio degli schiavi africani; 5 – l’intolleranza per un popolo senza terra, senza stato, così diverso e disperso per il mondo, percepito come elemento antistato da controllare, isolare, cacciare, sacrificare come capro espiatorio; 6 – l’identità teutonica che vede una terra sacra (la Germania), un sangue puro quello della stirpe tedesca, un popolo, una nazione superiori per destino.

Alcune considerazioni sulla unicità dei campi di sterminio nazisti.
Per esempio, per comparazione: nei Gulag sovietici non erano presenti bambini prigionieri. Nei campi nazisti i bambini (numerosi) venivano sottoposti, come cavie, a sperimentazioni mediche che portavano alla morte dopo crudele disfacimento dei loro corpi. I bambini non selezionati per queste pratiche, inetti al lavoro, venivano subito avviati alle camere a gas. E un sopravvissuto ricorda quel bambino ebreo lanciato in aria per un orrendo tiro al bersaglio. Nei Gulag non si perseguiva l’annientamento di un popolo, ma la detenzione (dura, terribile, nelle condizioni del clima siberiano) dei dissidenti.

La rappresaglia su una popolazione inerme a Gaza, con intento di sterminio, credo non possa essere paragonata all’enormità della Shoah, senza per questo sminuirne la sua atrocità che potrebbe anche rivelarsi genocidio.

La Shoah è nella storia del Novecento. Covata e schiusa nella nostra bella Europa. E oggi nessuno prenda a pretesto la Shoah per giustificare altri crimini.
Come esempio basta leggere una recente dichiarazione della presidente dell’UCEI Noemi Di Segni: una rimozione, un silenzio che cancella Gaza, così come materialmente è stata “cancellata”: ridotta in macerie dai bombardamenti israeliani. Emerge, dalle sue parole, soltanto la preoccupazione per l’antisemitismo (che pure percorre l’Europa). E anche che ogni critica, ogni dissenso verso Israele diventa antisemita. Non è giusto, non è onesto.

Articoli correlati

Rispondi

Please enter your comment!
Scrivi il tuo nome e cognome

TAG

I più letti