Saltimbanchi sono i poeti,
e menestrelli e inascoltati giullari,
e trovatori e prosatori ilari,
giocolieri e frombolieri matti,
tra essi argute donzelle
con le rime si fan belle,
tutti insieme menano la danza
delle parole a girotondo
quasi come un ballo tondo
non sottobraccio ma a distanza.
Tempi, questi, sospesi e cupi,
ci si protegge come lupi,
muri, frontiere e maschere,
tempi che già furono di epidemie,
che tornano come pandemie
e allora ben vengano le poesie
elevate e scurrili, falliche e pie,
giocose o graffianti come arpie
con rime ora alternate, o baciate,
oppure libere o incatenate
purché mordano le teste Coronate
Tonino Sitzia
(Divagazioni semiserie ai tempi del Coronavirus)
Marzo 2020
Tonino ha dato il la: sarebbe interessante e cosa buona se in questi giorni casalinghi, altri versi seguissero ad alleggerire ansie e cupezze inevitabili.