La meravigliosa “ragazza” romana, una delle più amate e versatili attrici del cinema italiano, ci ha lasciati per sempre. Monica Vitti, diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e diventata con Michelangelo Antonioni il simbolo della commedia intellettuale, nella “tetralogia dell’incomunicabilità” ha rivestito il ruolo della donna tormentata, ruolo che le ha dato la notorietà internazionale.
Nel 1968 la sua carriera ha una svolta; comincerà a recitare nella “commedia all’italiana” con i più grandi registi : Mario Monicelli, Ettore Scola, Dini Risi, Alberto Sordi, rivelando un vero talento comico. Come protagonista delle più importanti commedie brillanti, tiene testa ai suoi omologhi maschili: Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi.
Dirà:” Preferisco ridere e , come tutte le donne, ho due volti”.
Biondissima, esile, con lo sguardo miope perso nel vuoto, con la voce roca e inconfondibile, Monica Vitti ha incarnato una bellezza moderna, opposta alla bellezza mediterranea delle procaci attrici che calcano le scene degli anni ’60.
Della meravigliosa “ragazza” romana rimarranno nella nostra memoria il suo sguardo intenso e misterioso e le sue sonore risate.
A chi le chiese di dare una definizione di se stessa, rispose: “ Se sapessi chi sono veramente, non avrei dei dubbi e i dubbi sono necessari per vivere”.
Marina Cozzolino