Amore, affabile avventuriero, ammiccando ambiguo adulò Aurora. Attraversarono assieme albe abbaglianti arabeschi acquerellati accarezzando allodole ascoltando antiquate arie. Attorniavano Aurora azzurrognole azalee, altrove appassivano araucarie. Amore, accettando assurde afflizioni, assuefatto all’atavica amicizia, abilmente arzigogolò argomentando assiomi aristotelici. Arrendersi avrebbe avuto alfine anche accorto appagamento.
Complimenti Marina. Divertente gioco linguistico, solo apparentemente facile perchè le parole, tutte rigorosamente comincianti con la lettera A, sono assemblate così da dare loro un senso…con argute metafore come “Amore, affabile avventuriero”…