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Un’interessante assemblea: il punto e la prospettiva

Il 22 settembre scorso, a due anni dalle ultime elezioni comunali, in una affollata assemblea pubblica, e con pertinenti interventi dei cittadini, la Sindaca Maria Laura Orrù, assieme a tutta la sua Giunta, ha fatto il punto su quanto finora realizzato e sulle prospettive future, anche in relazione al programma per cui si era chiesto il consenso ai cittadini.

È stata una carrellata a tutto campo su come affrontare i tanti problemi ordinari e straordinari di una cittadina come Elmas, che sfiora i 10.000 abitanti: dalla macchina amministrativa, che va adeguata alle esigenze, alle tematiche sociali, quali inclusione, sostegno alle fasce deboli e lotta alla povertà crescente, dal lavoro alla viabilità e alle opere pubbliche, dalla scuola alle tematiche ambientali e di tutela del territorio.

Fermo restando che i diversi interventi e progetti, nei più diversi settori, fanno parte di un tutto organico, e l’Amministrazione si sta positivamente muovendo, occorre evidenziare che alcuni di essi hanno una particolare “valenza strategica”, hanno a che fare con un visione più ampia nel tempo poiché determineranno il futuro del paese e la sua vivibilità complessiva. Di ciò l’Amministrazione è perfettamente avvertita.

A mio avviso, ma ciò è dettato dalla sensibilità personale, sono tre le tematiche che hanno questa importanza:

1. La scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado. La scuola deve funzionare al meglio, nelle sue strutture, nei suoi progetti, nel modo con cui la comunità la guarda e rispetta. La scuola è il fulcro di una comunità educante (concetto accennato dalla Sindaca): aperta al territorio che, nelle sue varie espressioni e istanze (istituzioni, associazioni…), deve essere attento ai suoi bisogni perché se i bambini e gli adolescenti stanno bene, la società sta bene;

2. La nuova biblioteca comunale, che, come ho avuto modo di scrivere  è “imprescindibile baluardo culturale, uno degli indicatori di civiltà di qualsiasi paese, per cui occorre una pianificazione strategica che guardi al futuro, una flessibilità organizzativa che consenta di andare incontro ad esigenze diverse e a un’utenza variegata per interessi ed età, ad aprirsi ai contributi delle realtà territoriali (vedi Volontariato)”. Vedi www.equilibrielmas.it, 3 luglio 2023

3. Il Progetto Santa Gilla/Giliacquas, compreso nel Contratto di Laguna della Città Metropolitana, che prevede il risanamento della fascia lagunare fino al confine con Assemini (Sa Mura 2) e che dovrebbe inglobare, sul lato aeroporto, la Chiesa di Santa Caterina, finalmente restaurata, e relativo parco. La fruibilità dello Stagno è legata anche al controllo/verifica dello stato delle acque, poiché esso non è soltanto una zona umida da salvaguardare nelle sue varie componenti di natura ambientale, non è soltanto un bene estetico, ma deve riprendere la sua vocazione produttiva.

Sull’ambiente si può fare molto, anche con interventi mirati che possono suggerire esempi virtuosi ai privati cittadini. Il fotovoltaico negli edifici pubblici può essere un primo significativo embrione di futura comunità energetica.

Rientra in quest’ambito strategico il tema della sicurezza e salvaguardia del sistema dei canali che attraversano Elmas. Con le sempre più frequenti ondate di pioggia violenta e capricciosa (vedi 2008 e 2019), va tenuto sotto controllo il Rio Sestu, risolvendo criticità annose in alcuni tratti a monte a valle. Il ricordo dell’alluvione dell’ottobre del 1946 è ancora vivo in paese.      

Un tema controverso e denso di problematiche, e se n’è fatto cenno, è l’intervento e progetto di risanamento, recupero e riuso dell’Ex Ferriera e area FAS, ormai in fase esecutiva, presentato dalla “Villa del Mas srl”, che fa riferimento a una cordata di imprenditori sardi. L’area ex F.A.S., è noto a tutti, è un sito industriale dismesso negli anni ’90, di oltre 40 ettari di estensione, su cui la Società Ferriere Acciaierie Sarde S.p.A. ha svolto un’attività di produzione di ferro tondo per cemento armato.

Senza entrare nei meandri di una vicenda complessa e tortuosa (il primo progetto preliminare risale al 2008…) ad oggi La “Villa del Mas” ha provveduto alla bonifica del sito, tramite incapsulamento dei terreni inquinati, ha acquisito i pareri e i nullaosta necessari da parte di tutti i soggetti interessati, in un’area attigua all’aeroporto e non distante dallo Stagno di Santa Gilla. La fine dei lavori di urbanizzazione primaria sono previsti per il luglio 2025.    

In quell’area sorgerà un nuovo, grande “Polo commerciale”: si tratta di un progetto che ingloba in un’unica struttura comunicante il capannone ex laminatoio con l’ex acciaieria, conservando e ristrutturando l’involucro esterno, poichè la struttura si legge nella proposta della “Villa del Mas” (2012), “è testimonianza dell’attività industriale passata, limitandosi a
realizzare le lavorazioni necessarie per poter rendere gli spazi interni fruibili
all’attività commerciale futura”

Al suo interno il centro commerciale con una superficie utile complessiva di 66.941 mq, con spazi comuni, la galleria pedonale, esercizi di vendita, spazi la somministrazione degli alimenti e per le strutture amministrative, area parcheggi (1700 circa), piazze a riempimento dei vuoti all’interno e di collegamento delle aree vendita. Collegamenti: ponte a scavalco della linea ferroviaria, per accesso pedonale all’aeroporto e alla stazione ferroviaria, sistema di rotatorie stradali per l’arrivo e l’uscita dalla struttura.

È chiaro che un mega “Parco Commerciale” di tale portata,  è rivolto alla città metropolitana e all’intera Regione. Elmas ne sarà inevitabilmente un terminale di consumo, ne subirà un contraccolpo, in positivo (occupazione, indotto, nuove opportunità…), e in negativo sul piano generale della vivibilità e socialità.  

Se, per dirla con Mark Augé, recentemente scomparso, questi sono non luoghi, spazi estranianti e deculturalizzati, in cui tutti noi siamo immersi, quei tre punti citati contribuiranno a salvaguardare la dimensione di luogo in una  cittadina come Elmas in rapido cambiamento.   

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