18 Dicembre 2024
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Casualità

Là fuori, nelle notti di ghiaccio

Luminose le stelle pulsano

Ignare e lontane.

Nelle stanze luci come lumini

Lamenti, respiri e silenzi.

Mi è capitato, allora,

bagliori della memoria,

di ripercorrere il sentiero

tra due filari di eucaliptus

là, oltre il passaggio a livello

verso lo stagno.

Quelle mani ancora infantili

a spellare la corteccia,

quei ciottoli scelti

ad armare la fionda,

quei semi legnosi

adatti alla cerbottana,

i passi festosi dell’infanzia

la corsa fino alle rive

di quelle acque salmastre

di antiche civiltà,

misteri e fantasmi,

brulicanti di vita,

e braccia forti remanti di fatica

nelle barche piatte.

In lontananza un rudere

di batteria antiaerea,

un tempo armata a sfidare il cielo

oscurato da uccellacci a stormo,

argentei in sordo rumore di tuono,

richiamo oscuro a ciò che è stato…

E poi, all’alba, ancora supini,

sui piani alti, là fuori

i gabbiani con le loro grandi ali

inesauste.

 

 

 

 

 

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